Conversione del pignoramento

Cos’è

Prima che sia disposta la vendita o l’assegnazione, il debitore può chiedere di sostituire alle cose pignorate una somma di denaro pari, oltre alle spese di esecuzione, all’importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale, degli interessi e delle spese.

Unitamente all’istanza deve essere depositata, a pena di inammissibilità, una somma non inferiore a un quinto dell’importo del credito per cui è stato eseguito il pignoramento e dei crediti dei creditori intervenuti indicati nei rispettivi atti di intervento, dedotti i versamenti effettuati di cui deve essere data prova documentale. Tale servizio soddisfa l’esigenza di ottenere una rateizzazione del debito da parte del soggetto debitore.

Qualora le cose pignorate siano costituite da beni immobili, il giudice con la stessa ordinanza può di­sporre, se ricorrono giustificati motivi, che il debito­re versi con rateizzazioni mensili entro il termine massi­mo di diciotto mesi la somma stabilita, maggiorata degli interessi scalari al tas­so convenzionale pattuito ovvero, in di­fetto, al tasso legale.

Normativa di riferimento Art. 495 c.p.c.
Chi può richiederlo Il debitore, con o senza l’assistenza di un legale
Come si richiede e documenti necessari

Deve essere presentata apposita istanza nella cancelleria del Tribunale del luogo in cui è stato eseguito il pignoramento, unitamente alle prove documentali di pagamento di una somma non inferiore a un quinto dell’importo del credito.

Occorre, quindi, che il debitore abbia depositato un assegno circolare non trasferibile di 1/5 del debito complessivo, intestato alla procedura esecutiva.

L’istanza di conversione del pignoramento deve essere depositata prima che sia disposta la vendita e cioè che sia pronunciata l’ordinanza con la quale il Giudice fissa la data della vendita o delega le operazioni di vendita a un professionista.

Il giudice entro 30 giorni dal deposito dell'istanza di conversione, fissa l’udienza in cui vengono sentite le parti, e determina la somma da sostituire al bene pignorato, programmando la rateizzazione del debito.

In conclusione di questa udienza il giudice rinvia a un'altra udienza nella quale, dopo aver verificato il buon esito dei versamenti, dichiara estinto il pignoramento, ordinandone la cancellazione e assegnando la somma versata ai creditori. I beni immobili sono liberati dal pignora­mento con il versamento dell’intera som­ma.

Il termine massimo di rateizzazione delle somme dovute è di 18 mesi. L’istanza può essere presentata una sola volta a pena di inammissibilità. Il mancato versamento di una rata ovvero un ritardo nel versamento superiore a 15 giorni comporta la decadenza del debitore dal beneficio della conversione: seguirà la vendita dell’immobile e l’incameramento delle somme versate.

Dove si richiede Cancellerie mobiliari e immobiliari
Costi
  • Esente, se successiva all’istanza di vendita
  • Marca da bollo di € 16,00, se precedente all’istanza di vendita
Modulistica

Modulo 5

Modulo 6

Modulo 7

Modulo 8